È un massaggio ai piedi unito a compressioni dei punti riflessi degli organi interni. Ha come obiettivo quello di riequilibrare l’organismo per portarlo verso un processo di auto guarigione.
Infatti la pressione esercitata sul punto riflesso è finalizzata a trasmettere input al cervello che gli ordinano di intervenire sul problema attraverso la mobilitazione delle risorse disponibili nel corpo stesso. Il dolore che può presentarsi durante la pressione di alcuni punti del piede segnala uno squilibrio delle parti corporee corrispondenti.
Con la riflessologia plantare è possibile quindi riequilibrare l’energia vitale del corpo che può subire nel tempo interruzioni e blocchi emozionali (causati da stress, ansia, malattie) e garantirne il libero fluire. Controindicazioni al trattamento riflessogeno sono: presenza di grave malattia infettiva e nei primi tre mesi di gravidanza.
Ogni tipo di massaggio è finalizzato a rilassare il ricevente attraverso manovre la cui intensità e profondità è tarata in base al tipo di massaggio, all’effetto che si vuole ottenere e al tessuto che il paziente presenta (tonicità, lassità, ipertrofia, ecc..).
I benefici che si hanno attraverso la pratica del massaggio sono diversi e si manifestano sia a livello fisico che psichico.
Gli effetti meccanici riguardano:
– Il miglioramento della circolazione sanguigna, sia venosa che arteriosa. Sulla prima le manovre massoterapiche permettono di agire sui vasi venosi (che sono più superficiali) in modo tale che essi si svuotino permettendo una più veloce circolazione all’interno dei vasi stessi; di riflesso si riesce ad agire anche sulla circolazione arteriosa tramite la manipolazione dei muscoli;
– Miglioramento della circolazione linfatica. Attraverso lo sfioramento della superficie cutanea si riesce a drenare la linfa ristagnante a livello locale;
– Miglioramento sulla pelle. Si ha un effetto di pulizia cutanea attraverso le manovre di sfioramento e frizione che facilitano la rimozione di cellule necrotiche; effetto termico attraverso il richiamo sanguigno; effetto a livello neurologico tramite la produzione di endorfine e quindi l’innalzamento della soglia del dolore; effetto riflessogeno, in quanto secondo particolari discipline massoterapiche, ogni zona del corpo corrisponde ad un organo e stimolando in modo preciso la zona a livello cutaneo si può agire sull’organo innervato dallo stesso nervo spinale.
– Effetti a livello muscolare. In quanto si ha maggiore apporto di sangue e quindi anche di ossigeno nel muscolo, di conseguenza maggiore metabolismo cellulare e quindi effetto decontratturante.
– Effetti sul metabolismo. Tramite il massaggio si favorisce l’aumento della quantità di urine e la stimolazione dell’attività di filtro dei reni.
Inoltre durante il massaggio il paziente si rilassa, si abbandona alle mani dell’operatore e dimentica lo stress e i turbamenti della vita quotidiana, per questo si può dire che il massaggio ha effetti anche a livello psicosomatico.